mercoledì 8 luglio 2009

Chemtrail connection (articolo di Carolyn Williams Palit)

Pubblichiamo uno studio della ricercatrice indipendente Carolyn Williams Palit nell’accurata traduzione del gentilissimo Corrado Penna. Si tratta di un articolo piuttosto complesso, ma i cui contenuti, senza dubbio dirompenti, saranno meglio compresi, dopo aver letto Il progetto R.F.M.P, Le microonde: arma contro la biosfera e L’aeronautica militare ti vuole L.O.V.


Il parlamentare [statunitense, n.d.t.] Dennis Kucinich menzionava le scie chimiche come un’arma esotica nella sua proposta di legge, The Space Preservation Act of 2001 [Legge per la preservazione dello spazio, n.d.t.], H.R. 2977, presentata al 107° Congresso degli Stati Uniti. Leggetela, perché offre un’ottima visione d’insieme di ogni tipo di arma esotica presente nel nostro [statunitense, n.d.t.] arsenale. A quanto sembra, ci sono molte tecnologie correlate che servono per lo spionaggio, le comunicazioni, la guerra oltre alla tecnologia spaziale, che usano il rilascio nell’atmosfera e nello spazio di carbone, prodotti chimici, cationi metallici, alluminio e bario.

Scie chimiche e riscaldatori ionosferici sono tecnologie collegate fra loro e direttamente connesse alla costruzione di armi spaziali ed atmosferiche, insieme con la costruzione di antenne disseminate [sul territorio] per la sorveglianza illegale ed i programmi psicotronici. Il brevetto qui di seguito esposto è per un’antenna al plasma priva di struttura, ma che viene denominata lente nella denominazione [del brevetto]. Perché viene denominata lente, se si tratta di un’antenna? È solo un’antenna? Fate click sul link, leggete il brevetto con attenzione e vi renderete conto che la ionizzazione dell’atmosfera può creare qualcosa come un canale di plasma. Questi canali plasmatici possono essere usati come una linea elettrica che porta ad un bersaglio. Inoltre trasmissioni elettromagnetiche come microonde, onde radio o onde ELF [Extremely Low Frequency, onde a frequenze molto basse, n.d.t.] possono essere inviate lungo questi canali plasmatici

Brevetto dell’aeronautica militare n° 5.900.986
Scholfield 4 Maggio 1999

“lenti focali a colonna”

http://tinyurl.com/yvrzbe

CONTESTO DELL’INVENZIONE

1. Settore dell’invenzione

La presente invenzione è sviluppata nel settore delle lenti ottiche e, in particolare, delle lenti che producono un fuoco a forma di colonna con l’asse della colonna focale perpendicolare al piano principale della lente.

2. Descrizione della tecnologia precedentemente sviluppata

Il concetto dell’impiego di plasma generato da scariche elettriche guidate dal laser nell’atmosfera come elemento conduttivo di un’antenna fu introdotto da Vallese (brevetto U.S.A. No. 3,404,403) nel 1968. Nel 1970 Vaill riuscì a produrre una scarica elettrica guidata dal laser (J. R. Vaill, D. A. Tidman, T. D. Wilkerson, D. W. Koopman, "Propagation of High-voltage Streamers Along Laser-induced Ionization Trails," Applied Physics. Letters, Vol. 17, No. 1, pp. 20-22, Jul. 1, 1970) [propagazione di scariche elettriche ad alto voltaggio lungo scie di ionizzazione indotte col laser, n.d.t.]. L’obiettivo principale era lo sviluppo di un’antenna senza struttura fisica, ma con un’ampia area efficace. Mentre il lavoro di base, sia teorico sia sperimentale, per le antenne laser è stato realizzato con successo, non era stato raggiunto né l’obiettivo di produrre una colonna ionizzata di atmosfera da adoperare come antenna né quello di guidare delle scariche elettriche. La maggiore difficoltà nella produzione di un’antenna di plasma consiste nel fatto che il plasma inizialmente creato tende a bloccare la radiazione necessaria a mantenerlo nella forma a colonna richiesta. Varie strategie sono state impiegate per superare questa difficoltà. Per esempio, Dwyer ha usato un laser per ionizzare leggermente una colonna atmosferica e quindi ha scaricato un generatore Marx [generatore che produce una tensione circa 100.000 Volt, n.d.t.] attraverso la colonna debolmente ionizzata per permettere una concentrazione sufficientemente alta di elettroni liberi (T. J. Dwyer et al, "On the Feasibility of Using an Atmospheric Discharge Plasma as an RF Antenna," IEEE Trans. on Antennas and Propagation, Vol. APPLICATION-32, No. 2, pp. 141-146, February 1984).

BREVE DESCRIZONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione è una lente che produce un fuoco a forma di colonna con l’asse della colonna focale perpendicolare al piano principale della lente. La lente rifrange un fronte d’onda incidente con una distanza focale che dipende dalla distanza radiale dall’asse della lente. Questi fuochi producono una colonna focale. I raggi di curvatura della superficie primaria della lente dipendono dalla lunghezza scelta per la colonna focale. La radiazione così focalizzata può essere impiegata per generare superfici di elettroni liberi nell’atmosfera che fungano da antenna, per funzionare da linea di trasmissione elettromagnetica, per indurre scariche elettriche o per misure di conteggio elettronico. […]

Il progetto della lente di questa invenzione permette alla radiazione incidente di viaggiare attraverso qualsiasi tipo di plasma esistente e così di limitare i blocchi che si verificavano nelle tecnologie precedentemente messe a punto.

Se informazioni su questa antenna/lente atmosferica sono pubblicamente disponibili, quali altre tecnologie simili vengono usate dall’aviazione militare che risultano classificate?

Il programma VRTPE sviluppato dall’Università del Texas di Austin usa scie di bario disperso nell’atmosfera. Questa viene denominata conduzione barica e permette ai militari di vedere la terra in una rappresentazione 3D, come arma di sorveglianza per la visione tridimensionale di tutto il territorio. Il bario permette loro di vedere dentro le nostre case così come l’ingestione di una bevanda al bario permette ai raggi x di fotografare il nostro sistema digestivo? Forse quest’arma viene usata sulle nostre comunità sotto il pretesto della “guerra alla droga” e della “guerra al terrore”? Il Ministero della “difesa” è stato coinvolto nella Guerra alla droga per molti anni. Chissà fino a che punto è aumentato il suo coinvolgimento negli affari interni sotto la nuova Guerra al Terrorismo?

Schermi ionosferici di particelle (i cosiddetti scudi antimissile delle Guerre Spaziali) vengono creati dall’irrorazione di particolato nell’atmosfera (scie chimiche) che viene quindi "pompato in alto" elettromagneticamente da emittenti sul terreno (vedi i brevetti Eastlund). Ciò crea quelli che vengono chiamati schermi ionosferici di particelle (grandi strutture di plasma sagomati a forma di campana). Queste strutture schermano i naturali campi elettromagnetici terrestri. Alcuni brevetti correlati a questa tecnologia fanno riferimento a ciclotroni o girotroni come emittenti.

Lavorando in un modo non focalizzato, i girotroni creano campi magnetici oscillanti che stanno danneggiando e disturbando mentalmente e fisicamente le persone, gli animali e l’ambiente. Questi campi creati da girotroni si possono estendere fino a 200-500 miglia in diametro, ed il sistema di girotroni (Flash Radar Archives, radaranomalies.com) è un’enorme rete che copre tutta la nazione [gli Stati Uniti, N.d.T.].

Essa può essere impiegata per la manipolazione della mente e dell’umore sulle persone abitanti in una certa area geografica. Tale rete di girotroni esiste anche in Europa. Se il girotrone lavora in maniera focalizzata può sparare un raggio nell’atmosfera.

La caratteristica riflessività di base di questi girotroni è spesso denominata “pulsazione radar” o “impulso radar” dai ricercatori. Le località rilevate corrispondono ai vecchi siti della Ground Warfare Emergency Network (Rete di Emergenza per la Guerra Terrestre) che erano un sistema alternativo per le comunicazioni militari. Molti attivisti contro le scie chimiche hanno suggerito che questi vecchi radar sono stati probabilmente convertiti in girotroni per emettere microonde o in qualche altro tipo di emettitore di impulsi di campi magnetici.

Alcuni dei composti maggiormente presenti nelle scie chimiche sono carbone, alluminio, cationi di metallo, fibre di nano-cavi, e bario (carnicom.com). Guardate come il bario e l’allumino sono stati usati per costruire una mappatura dei campi elettrici e magnetici naturali dell’atmosfera e dello spazio e per studiare la propagazione dei fasci di particelle.


Rilascio di composti chimici nella ionosfera
T N Davis

Istituto di Geofisica, Università dell’Alaska di Fairbanks, U.S.A.

Pubblicazione stampata: edizione 9 (settembre 1979)

Sommario. Reso possibile dalla disponibilità di razzi per finalità di ricerca nei tardi anni ‘50, il rilascio ionosferico di composti chimici e di particelle cariche ad alta velocità per formare traccianti o perturbazioni, ha contribuito ad ottenere molte informazioni su ionosfera, termosfera e magnetosfera. Il rilascio di scie di sodio, litio, alluminio ed ossido nitrico [NO, detto anche monossido d’azoto, N.d.T.] ha permesso l’osservazione dettagliata del movimento di masse neutre di masse ad altitudini superiori ai 50 km. Lo sviluppo di tecniche di rilascio della termite al bario [composto utilizzato con scopi militari sin dalla seconda guerra mondiale per la realizzazione di bombe incendiarie, N.d.T.] ha permesso osservazioni del moto sia di particelle neutre sia di ioni: l’osservazione di questi ultimi porta quasi direttamente alla determinazione di campi elettrici ionosferici, il rilascio di vapori di bario a velocità maggiori della velocità di fuga terrestre [la velocità minima richiesta per sfuggire al campo gravitazionale della Terra muovendosi perpendicolarmente alla superficie, N.d.T.] permette di tracciare le linee del campo magnetico, gli effetti delle correnti di Birkeland e l’osservazione simultanea del campo elettrico a differenti altitudini su una linea di campo geomagnetica. L’eiezione di elettroni di energia fra 1 e 40 keV [kilo elettronvolt, n.d.t..] da razzi facendo uso di cariche sagomate fatte detonare ad altitudini al di sopra dei 400 km è stata utile per studiare la propagazione dei fasci di particelle, per tracciare le linee del campo magnetico e per esaminare gli effetti dell’impatto di elettroni nell’alta atmosfera.

doi: 10.1088/0034-4885/42/9/003

URL: stacks.iop.org/0034-4885/42/1565

Bisognerebbe realizzare una mappatura dei campi magnetici ed elettrici dell’atmosfera, della ionosfera, dello spazio e della terra, prima di poter manipolare o controllare questi campi. Il vapore di bario nell’atmosfera permette di “tracciare” un campo elettrico o “studiare” un fascio.

Nuvole di ioni di bario

Un atomo può diventare ionizzato a causa dall’assorbimento della radiazione luminosa. L’atomo di bario è particolarmente facile da ionizzare, perché il suo elettrone più esterno è legato molto debolmente [all’atomo stesso]. Se una massa di bario viene vaporizzata nello spazio, producendo una nuvola di bario, la maggior parte del bario viene ionizzato dalla luce del sole in meno di un minuto. La nuvola [di bario] si muove quindi in risposta alle forze elettriche presenti nello spazio e può essere impiegata per studiare i campi elettrici nello spazio. ( http://www-istp.gsfc.nasa.gov/Education/wposion.html )

Questo significa che essi possono adesso vedere le configurazioni delle onde elettriche che si muovono attraverso le nuvole. Ciò è ovvio nelle immagini che ritraggono le nuvole di bario.

Irrorare o fare esplodere bario nell’atmosfera viene detto “rilascio chimico” [letteralmente in inglese “chemical release”] ed è una pratica collegata alla creazione del plasma. In questo articolo, “Esperimenti di laboratorio su onde Alfvén causate da plasma in rapida espansione e le loro relazioni con i fenomeni spaziali” di W. Gekelman, M. Van Zeeland, S. Vincena, e P. Pribyl, si può leggere una discussione su come usare rilasci di bario per studiare il movimento del plasma e per creare bolle di plasma.

Un programma sperimentale iniziato nel 1990 fu strutturato, in parte, per studiare l’interazione del plasma nell’ambiente con un denso e localizzato “rilascio chimico”. […] Il movimento del plasma potè essere tracciato da terra usando un telescopio. […] Cavità diamagnetiche sono state prodotte come negli esperimenti di laboratorio e sono state misurate con strumenti a bordo del satellite. In due casi nei quali è stato rilasciato bario alle maggiori altitudini il campo magnetico fu completamente schermato dalla bolla [Bernhardt et al., 1987]. La nuvola di plasma rilasciato fu osservata muoversi lateralmente attraverso il campo magnetico. Questo movimento fu denominato “slittamento” (skidding). Una recente simulazione tridimensionale al computer [Delamere et al., 2001] mostra onde di Alfvén che si propagano lungo il campo magnetico di sottofondo […] [ 6 ] Un denso plasma di alluminio, inizialmente del diametro di alcuni millimetri e di densità paragonabile a quella di un solido, si espande quindi a partire dalla superficie del bersaglio.

Nello studio sopra menzionato, il sole presumibilmente ha reso fluorescente il bario nell’atmosfera ed ha reso il plasma molto più visibile ad un certo tipo di telescopio. Provate a puntare una luce ultravioletta su voi stessi, e vedrete le cremose chiazze gialle di bario sulla vostra pelle. In ogni caso è facile vedere le tracce di onde e di fasci attraverso vapori di bario (nuvole generate dalle scie chimiche).

Cosa c’è ancora nelle scie chimiche? Particolato ultra fine di alluminio ed altri metalli. Se fate una ricerca con google scrivendo “laser produced plasmas” [“plasma prodotto col laser”], vi renderete conto che il plasma può essere prodotto usando vari metalli.

Il plasma può trasportare onde, frequenze. A loro volta le microonde possono essere impiegate per generare plasma. Jean -Louis Nadin, che sviluppa applicazioni del plasma finalizzate alla riduzione dell’attrito dell’aria per gli aerei, ci mostra come il carbone (diffuso in gran quantità nell’atmosfera) sia correlato alle microonde ed al plasma. L’energia elettromagnetica delle microonde generate da un magnetron viene assorbita dalla nuvola di particelle di carbone e viene prodotto un “plasmoide”). I plasmoidi possono essere impiegati come arma – essere inseriti in un’arma a raggi. Il proeittile ad energia pulsante (pulsed energy projectile – P.E.P.) è una versione terrestre di questo tipo d’arma. Il raggio del P.E.P. può arrivare a coprire a distanza di un miglio.

Come potete vedere, si può produrre plasma da un laser o da un magnetron (microonde) colpendo bario, allumino, rame o carbone. E così laser spaziali od aerei oppure armi a microonde che colpiscono i metalli con bassa energia di ionizzazione e che troviamo nelle scie chimiche, possono creare nuvole di bario vaporizzato e plasma. Gli U.S.A. hanno un laser aereo, montato sul muso di un jet.

Controllo delle condizioni climatiche, visione tridimensionale di tutto il territorio, comunicazione oltre l’orizzonte, trasmissione senza fili di energia, tele-monitoraggio climatico, tomografia del terreno, occultamento di jet o satelliti, proiezioni olografiche, armi ad energia diretta, rilascio atmosferico di sedativi e germi, manipolazione genetica per mezzo di nanomacchine ed una serie di altre applicazioni sono collegate con le operazioni di irrorazione.

Per adesso, tenete in mente questo concetto fondamentale: il plasma può essere adoperato per trasmettere immagini (nel nostro soggiorno su uno schermo al plasma o su uno schermo al plasma nell’atmosfera), suoni (sottili altoparlanti dal plasma), frequenze regolabili, (armi cinetiche), tocco fantasma (c’è un brevetto per questo), sensazioni fisiche, dolore tremendo (l’arma P.E.P. ad esempio), muovere oggetti, uccidere la gente ed agire come un’arma distruttiva. Proprio come una palla di luce, esso può penetrare acciaio, vetro, pietra ed altre sostanze.

Naturalmente può penetrare il vostro corpo ed il vostro cervello, spingere e tirare di qua e di là qualcosa dentro di voi a causa della polarità magnetica, "cucinarvi" dall’interno e "premere tutti i bottoni del vostro sistema nervoso" e del vostro cervello. Ricordatevi: un fascio di plasma può essere impiegato come una sorta di cavo elettrico per trasmettere onde radio, microonde, VLF [Very, Low Frequency, onde a frequenza molto bassa], LF [Low Frequency, onde a bassa frequenza], and ELF [Extremely Low Frequency, onde a bassissima frequenza].

0 commenti:

Posta un commento

NOTA BENE: tutti i commenti sono sottoposti a moderazione e quindi non saranno subito leggibili. Evitate perciò di inviare un unico messaggio diverse volte. A prescindere dai contenuti, i commenti dei disinformatori non verrano pubblicati. Grazie per la pazienza e la collaborazione.

Related Posts with Thumbnails